Biografia

La vita dell’artista

Valentino Vago (1931-2018) è stato fra gli interpreti più originali della sua generazione, per circa sessant’anni ha cercato di cancellare il mondo visibile per arrivare all’Invisibile e alla pura luce. Questa effusione pittorica ha spesso sconfinato dalla tela creando vere e proprie opere ambientali all’interno di edifici pubblici e privati.

Valentino Vago con Giorgio Napolitano

Per l’edizione 2012 del “Premio Presidente della Repubblica” gli Accademici di San Luca hanno segnalato Valentino Vago, al quale è andato il prestigioso riconoscimento alla carriera. Dal 2014 è accademico di San Luca.

1960

Inaugura la prima importante personale al Salone Annunciata di Milano, presentata da Guido Ballo.

1964-1965

Dopo anni di dubbi e interrogazioni sul senso del proprio lavoro, Vago sembra intenzionato a inaugurare un nuovo e solido percorso. «Rimane quella linea che non suggerisce tanto un orizzonte, quanto, più propriamente, il taglio netto di una profondità senza principio e senza fine. La soglia di sfondamento per lo sguardo e il pensiero». (Accame, 1993). Linea nera (1964) e i primi Orizzonti (1964/1965)rappresentano il vero inizio della sua ricerca.

1969

Vanni Scheiwiller cura la sua prima monografia. Il volume, con un testo di Marco Valsecchi, è presentato in occasione della personale alla Galleria Annunciata, Milano. La Rai, all’interno de L’Approdo, dedica un lungo servizio alla mostra.

1970

Partecipa alla rassegna curata da Francesco Bartoli, Renzo Beltrame e Vittorio Fagone, Pittura'70. L'immagine attiva. Il percorso espositivo itinerante rappresenta il primo sintomo italiano di quella rivendicazione dei valori della pittura che ha luogo tra il 1970 e il 1976.

1971

La XI Bienal Sao Paulo gli dedica una sala.

@mario carrieri

1974-1978

In questi anni sono molte le sue presenze a livello internazionale. La galleria Morone 6 organizza una personale con testi di Flavio Caroli e Paolo Fossati. Per circa tre anni, la mostra è ospitata in diverse città italiane e tedesche.
La Galerie Etienne de Causas organizza la sua prima mostra parigina. Nel 1977 partecipa alla mostra Medunarodna izlozba likovnih umetnosti Beograd '77, al Muzej Savremene Umetnosti, di Begrado. Pia Vivarelli, è incaricata di selezionare gli artisti italiani il cui numero è circoscritto a tre rappresentanti: MichelangeloPistoletto, Valentino Vago, Michele Zaza. L’anno successivo, presentato da Miklos Varga, è alla galleria Quadrum a Lisbona.

1979-1982

Il desiderio di Valentino Vago di trovare spazi sempre più ampi dove dipingere finalmente si realizza. La Cassa Rurale e Artigiana di Barlassina, gli chiede di intervenire nell’atrio della nuova sede. Avviato oramai verso una ricerca pittorica dalle dimensioni illimitate, Vago approda a Palazzo Reale a Milano dove, nel 1980 dipinge tre Stanze in scala tonale. L'opera abitabile temporanea è presentata da Renato Barilli.
Nel 1982supera la sfida di dipingere interamente di blu la sua prima chiesa, San Giulio a Barlassina.

1983

Il PAC - Padiglione d'Arte Contemporanea di Milano gli dedica una mostra antologica. Il testo a catalogo, Le ritmiche dell’ascesa, è di Francesco Bartoli.

1985

Le opere di Vago raccolte dalla grande collezionista Maria Cernuschi Ghiringhelli sonoesposte al Museo d’arte contemporanea Villa Croce di Genova.

1987

Barlassina, piccolo centro tra Como e Milano, ha dato i natali ai tre protagonisti dell’arte dell’ultimo Ottocento e Novecento: Longoni, Asnago e Vago. Luciano Caramel dedica loro un’importante volume.

1993

Giovanni Maria Accame, intitola L'esperienza della luce, la monografia su Vago.

@paolo vandrash

1993-2002

Durante l'estate realizza interventi pittorici a Monza,all’interno della chiesa di Cristo Re, e in autunno a Biassono, in Brianza, dove dipinge la chiesa di San Francesco alle Cascine. L’anno successivotrasforma in opera abitabile la Chiesa di Santa Maria Ausiliatrice a San Donato Milanese.Nel gennaio del 1998 è in Lituania, a Vilmius, dove è incaricato di trasformare le pareti del presbiterio nella cappella nel nuovo seminario. A Villa Burba a Rho, Vago crea un’opera temporanea in occasione della rassegna Lo spazio ridefinitoa cura di Francesco Tedeschi.La Cei-Conferenza Episcopale Italiana lo invita a Roma nel 2000, dove interviene nella piccola cappella della Casa Assistenti dell’Azione Cattolica, mentre a Correggio, lavora nel nuovo reparto di Riabilitazione Neurologica dell’ospedale San Sebastiano. Tra il 2001 e il 2002 trasfigura i circa settemila metri quadrati di superficie della parrocchia dei Santi Apostoli Pietro e Paolo a Rovello Porro.

2003

Esce il volume, a cura di Laura Salandin, Valentino Vago. Lapittura murale civile e religiosa, un’attenta analisi delle opere abitabili di Valentino Vago. Nel volume sono presenti saggi di Luciano Caramel, Cecilia De Carli, Andrea Dall’Asta e Francesco Tedeschi.
Nel mese di luglio a Milano la casa Boschi è aperta al pubblico. Nell’ultima stanza sono esposti tre lavori di Vago degli anni Sessanta.

2004

Il Vaticano pubblica il volume curato da Camillo Ruini, La verità vi farà liberi, Catechismo della Conferenza Episcopale per la vita cristiana 2. Le opere pubblicate coprono un arco temporale compreso fra il V secolo e il XII. Vago è l’unico artista contemporaneo presente.

2005-2006

Fra il 2004 e il 2005 Vago sente la necessità di affrontare i toni del nero come dominanti delle proprie opere. Uncolore che ha sempre avuto largo spazio sulla sua tavolozza. Per lui il nero manifesta lo stimolo per raggiungere l’Invisibile.
Nel mese di maggio opere nere sono esposte all’Annunciata, sede, insieme alla galleria Montrasio, di una ricca antologica. Nell’estate successiva Vago è al Villaggio Sereno a Brescia dove interviene nella Chiesa di San Giulio Prete. Ilretro dell’altare, è dipinto di nero. Vago porta così al massimo vertice la sua indagine nei confronti di questo colore.

2008

Gli architetti milanesi Magnoli e Carmellini, nel 1996 ricevono l’incarico di progettare una chiesa a Doha, in Qatar, su un terreno donato alla comunità cattolica dall’Emiro Hamad Khalifa Al-Thani. Da subito è coinvolto anche Vago che dieci anni dopo trasforma lo spazio religioso in un’opera abitabile di 13.000 metri quadrati. Il 13 marzo 2008 la stampa mondiale interviene all’inaugurazione della chiesa di Nostra Signora del Rosario. La CNN manda in onda, quasi a ciclo continuo, l’evento.
Dopo questo grande cantiere la sua pittura su tela cambia radicalmente. L'artista trova una nuova freschezza e una luce sempre più intensa. Vengono a mancare quasi totalmente i segni che per molti anni hanno caratterizzato il suo lavoro. Il colore è ora chiarissimo e rarefatto e, molto spesso, approda al bianco totale. Vago ha trovato finalmente quella che ama definire «la luce dell’Invisibile».

2009

Il 21 novembre Valentino Vago è presente all’incontro degli artisti con Benedetto XVI. Seguendo l’esempio di Paolo VI, il Papa accoglie una stretta rappresentanza internazionale di artisti nella Cappella Sistina.

2011

Milano festeggia il suo ottantesimo compleanno con un’ampia antologica curata da Paolo Biscottini al Museo Diocesano. Alla fine dell’anno Skira pubblica Vago - Catalogo ragionato delle opere dipinte, 1948-2010. I testi in catalogo sono a cura del comitato scientifico presieduto da Flavio Caroli e costituito da Flavio Arensi, Claudio Cerritelli, Chiara Gatti, Ornella Mignone, Giancarlo Santi.

2011-2017

Al posto dell’anno corrente aggiunge al titolo: Provvisoriamente 2100o Provvisoriamente 31 a.C., a sottolineare l’atemporalità di ciò che è eterno. Nel 2017 utilizza le proprie iniziali affiancate dalla propria data di nascita (1931), per suggerire che i dipinti sono venuti al mondo con lui, erano in certo modo già presenti in nucedall’origine della sua individualità.

2012

Gli Accademici di San Luca hanno segnalato Valentino Vago, al quale è andato il Premio Presidente della Repubblica 2012. Dal 2014 è accademico di San Luca.

@bruno bani

2015-2016

A Milano, dipinge San Giovanni in Laterano, il suo Paradiso,la summa dei suoi settant’anni di pittura e ricerca della Bellezza. Con la sua ventunesima chiesa, l’ultima, Vago si è finalmente liberato dalla narrazione. Sono definitivamente sparite quelle apparizioni luminose che hanno caratterizzato i suoi lavori murari religiosi.

2017

Nel mese di ottobre inaugura due grandi mostre. Al Milione presenta i suoi ultimi lavori dipinti tra giugno e settembre mentre all’Annunciata sono selezionate opere di grande formato degli anni sessanta e settanta.

@giovanna del magro

@giovanna del magro

2018

Muore nella sua casa di Milano il 17 gennaio 2018.

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